Intervista ad Alberto Aprà, amministratore delegato IMS

Stand IMS

Dal 1969, IMS produce coni portautensili per macchine CNC, inclusi quelli per fresatrici e pantografi utilizzati nel settore dei materiali plastici. Nella sede di Sommariva Bosco (CN) Tecnoplast ha incontrato il titolare, Alberto Aprà.

Può delineare un profilo di IMS?
La nostra azienda ha più di 50 anni, essendo nata nel 1969 ad opera di mio padre, da cui ho ereditato l’attività venti anni or sono. La società ad oggi conta circa 40 dipendenti, tre centri di distribuzione esclusivi all’estero (Stati Uniti, Spagna e Repubblica Ceca), rivenditori in più di 90 Paesi e punta ad ampliare ulteriormente il nostro raggio d’azione. In linea con questo progetto di crescita, il nostro sforzo è incentrato su un percorso di evoluzione nell’ottica della mentalità e della cultura organizzativa di una grande azienda, adattando i nostri cicli produttivi ai moderni standard richiesti dall’Industria 4.0. Riguardo alla nostra politica commerciale, la lavorazione della plastica è uno dei settori chiave in cui stiamo investendo. La plastica è un materiale dalle svariate applicazioni e il nostro prodotto è applicabile in diversi stati del processo di lavorazione: le macchine che fanno attività di ferratura usano i nostri prodotti, sia standard che su misura.
La divisione IMS specializzata nei materiali teneri (legno, truciolati, plastica, alluminio), provvede a più del 50% della nostra produzione.

L’anno 2020 sta volgendo al termine ed è stato fortemente compromesso dal Covid-19, qual è il bilancio di IMS?
Abbiamo riscontrato come soprattutto i grandi gruppi industriali ad aver avuto un impatto negativo di rilievo; dal nostro punto di vista, grazie al variegato parco clienti e alla capillarità su mercato, non abbiamo registrato rallentamenti importanti.
Mi aspetto che nel 2021 i volumi di vendite miglioreranno, anche se il mercato dovrà rivolgere l’attenzione ai possibili risvolti di natura finanziaria. L’indebitamento delle aziende al momento è “congelato” ma, non appena termineranno i finanziamenti e gli aiuti statali arriveranno i problemi. Bisogna stare attenti a non aumentare i costi.

Come è strutturata la vostra presenza all’estero?
L’estero genera il 50% del nostro fatturato annuale. Il centro di distribuzione in Nord Carolina, negli Stati Uniti, attivo fin dai tempi della crisi del 2009, conta ad oggi più un valore di magazzino superiore al milione di euro; ciò ci consente di servire il mercato Nord Americano in modo veloce e puntuale. La partnership con Machtechsolution, in Repubblica Ceca, è stata un’opportunità ben sfruttata grazie a conoscenze locali che si sono offerte di seguire il nostro business nei paesi dell’Est Europa. Infine il centro di distribuzione a Valencia, in Spagna, è venuto a seguito delle importanti opportunità che si sono sviluppate negli ultimi 10 anni all’interno della penisola iberica.
Il nostro obiettivo è quello di crescere ulteriormente all’estero, in particolare in Francia, Inghilterra e Germania. Proprio dalla Germania arriva la maggior parte dei nostri competitors.
Ritengo interessante anche il mercato asiatico, uno sbocco espansionistico in agenda per un futuro prossimo.

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Quali sono i punti di forza di IMS?
I punti forti della nostra azienda sono senza dubbio un servizio di fascia altissima, consegne rapide e un servizio after-sale molto presente. I nostri prodotti sono realizzati seguendo pedissequamente le normative internazionali di riferimento e a seguito di una scrupolosa selezione delle materie prime. Inoltre, la nostra versatilità nella progettazione e realizzazione di portautensili su misura è uno dei fiori all’occhiello di IMS.

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